Recensione di: Liliana Gheorghe, coautrice del romanzo “Il sorriso triste dei girasoli”edito Arpeggio libero
“La mia recensione al romanzo “Un secondo lungo una vita” di Lisa Molaro
“Tenero e commovente il romanzo di Lisa Molaro e sono stata contenta di averlo letto e di aver conosciuto l’autrice tramite la sua scrittura.
Davanti al racconto mi sono trovata come davanti ad un quadro che raffigura un secondo
lungo un’intera vita, pennellate di quello che c’è stato, colori di quello che poteva essere una storia d’amore dentro una famiglia italiana, dentro una stanza , in una casa speciale .
Quanto può valere nel mercato della vita un secondo nella puntualità del destino?
Può valere una vita che si lega alle altre vite in mille intrecci e lei ce li descrive divinamente, con dolcezza e spirito .
La voce della protagonista si intreccia alla voce del suo amato in una scrittura che usa due caratteri diversi e che pian piano svelano al lettore l’evento traumatico, motivo della chiusura e del silenzio , la non vita della giovane Beatrice.
Una vita che si ferma e che ferma anche le vite degli altri senza pero fermare l’amore che scorre tra le righe. Per sottolineare questo, l’autrice usa dei simboli carichi di significati : il quadro di Vermeer “La ragazza con l’orecchino di perla”, il “Valzer dei fiori” di Tschaikovsky, l’energia vitale dell’universo portato tramite il Feng shui dentro le stanze di una casa che si sviluppa tutta intorno ad una biblioteca.
Il messaggio che io ho recepito è che la creatività e la cultura può diventare lo strumento per la guarigione dell’anima.
In una famiglia unita dalle loro letture, dove la musica emana vita, dove le energie si rinnovano con i significati dei simboli, soltanto insieme possono affrontare la paura di riprendere in mano la propria vita ed andare oltre al lutto.
“ (…) Sto per morire.
Aria, ho bisogno di aria! Non vedo niente. Non
riesco ad aggrapparmi a nulla, non ci sono ancore,
non ci sono funi, non ci sono appigli. Non c’è
certezza, organizzazione, logica, piano, regola.
Niente silenzio, solo questo fortissimo boato che mi
sta facendo scoppiare la testa; il rumore rimbalza
da un orecchio all’altro… è dentro, è fuori, è
sopra, è sotto: è ovunque. Non lo sopporto. Non lo
sopporto!
Acqua, acqua che mi entra con forza nelle narici,
che mi tappa le orecchie, che mi porta i capelli
davanti alla faccia, ancora, ancora si attorcigliano
al collo… non respiro… non respirooo… sto per
morire.
Allargo il collo della maglietta con entrambe le
mani. Cerco di liberarmi, cerco di respirare ma le
lacrime mi entrano in bocca e mi viene da
vomitare.
Mi ritrovo in posizione fetale, sul pavimento.
Stringo forte le ginocchia al petto mentre
chiudendo gli occhi continuo a precipitare
nell’abisso… sempre più in profondità… sempre
con meno forze, sempre più stremata… (…)”
Un vero attacco di panico è la verità, quella che la vita continua ad esistere anche dopo la morte di un caro.
La capacità di introspezione dell’autrice apre le stanze del cuore della giovane innamorata e ci delizia con frasi come queste:”Fermati dentro questo secondo”e tutti i membri della famiglia sono “calamite che scendono le scale”.
Un romanzo che ti rigenera, pieno di sani sentimenti di empatia e condivisione nel dolore, nel bisogno di isolamento, nella speranza di riapertura al mondo e alla vita.
Ho apprezzato i ringraziamenti, ho apprezzato la bibliografia, ho apprezzato la generosità di Lisa Molaro, che può creare legami così belli e sinceri tra gli scrittori.”
Cara Liliana,
un volo dentro le emozioni che Beatrice prova, o non prova, ha fatto scaturire questo commento delicatissimo al mio libro. Grazie per esserti lasciata librare dal vento, grazie per esserti sentita rapita fra le mie parole. Sia io che te, amiamo guardare l’invisibile; analizzarlo e chiedergGLI perché? Sempre! Ci sono vari tipi di dolori, qualcuno è leggero mentre altri sono devastanti… chi può determinarne l’entità senza provarne il sapore? Chi può giudicare il dolore vissuto da altre persone e addirittura etichettarlo? Nessuno! Perché per ognuno, il proprio, è paradossalmente come un figlio da cullare. Masochismo? No, consapevolezza e voglia di educarlo! Anche tu, nel bellissimo e intenso libro che hai scritto, hai cullato il tuo dolore. Spero che scriverne, sia servito all’educarlo. Te lo auguro col cuore, perché sei davvero una bella persona!
Nella tua recensione al mio libro, hai “catturato” Vermeer e il suo (mio) adorato “La ragazza con l’orecchino di perla”, hai sottolineato Tschaikovsky (lo ammetto: lo adoro!) … insomma, hai riportato delle cose belle che, hai ben visto, ritengo siano in grado di riempire lo spirito. Perché è in esse che dobbiamo riporre speranza quando attorno a noi c’è solo terreno brullo. Bisogna respirare cose belle, riempirne i polmoni e colorarne la mente! Sai quando bisogna farlo? quando ci sembra proprio impossibile, quando le cose belle ci sembrano non esistere. Grazie per le belle parole che hai dedicato al mio piccolo romanzo! Lisa.
http://www.youcanprint.it/youcanprint-libreria/narrativa/un-secondo-lungo-una-vita-ebook.html
http://www.mondadoristore.it/Un-secondo-lungo-una-vita-Lisa-Molaro/eai978886618465/
L’ha ripubblicato su Alessandria today @ Web Media. Pier Carlo Lava.
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