Al primo tuon di marzo escono fuori tutte le serpi.
Vento di marzo non termina presto.
Chi mise marzo in primavera fece male.
In marzo dovrebbe piover poco, sol da bagnar la coda a un topo.
Marzo asciutto, pane dappertutto
Marzo cambia sette cappelli al giorno
Marzo ha comprato la pelliccia a sua madre e tre giorni dopo l’ha venduta.
Marzo marzotto, il giorno è lungo come la notte.
Marzo pazzerello, guarda il sole e prendi l’ombrello
Marzo non ha un dì come l’altro.
Neve marzolina, dura dalla sera alla mattina.
Pace tra suocera e nuora, dura quanto la neve marzola.
Marzo è pazzo.
Se brina il 25 marzo, non avremo più gelate.
Se marzo entra come un leone, esce come un agnello.
Il sole di marzo muove ma non risolve.
Marzo o buono o rio, il bue all’erba e il cane all’ombra.
Quando Marzo va secco, il gran fa cesto e il lin capecchio.
Di marzo, ogni villan va scalzo.
Quando marzo marzeggia, april campeggia.
L’acqua di marzo è peggio delle macchie ne’ vestiti.
Marzo alido, aprile umido.
Marzu, acqua e suli, carricari fa li muli.
U friddu di Marzu scorcia a vecchia ‘ntô iazzu.
Lu friddu di marzu trasi dintra lu cornu di lu voi.
Marz marzott fiö d’un baltrocch fiö d’una baltroca, o ch’el piöf o ch’el tira vent o ch’el fioca.
Marzo pazzerello esci col sole e rientri con l’ombrello.
Gennaio ingenera, febbraio intenera, Marzo imboccia.
Marzo asciutto ed aprile bagnato, beato il villano che ha seminato.
Marzo ventoso, frutteto maestoso.
Chi nel Marzo non pota la sua vigna, perde la vendemmia.
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