Recensione di “Un secondo lungo una vita” di Lisa Molaro
editore YoucanprintUn secondo lungo una vita, un romanzo dove la scrittrice Lisa Molaro, quel tempo, l’istante, ce lo fa quasi toccare con mano.
Scrive bene Lisa Molaro, uno stile piacevole da leggere, mai appesantito anche quando va a parlare di grandi autori, forti emozioni, del dolore. …Riesce nell’intento di confondermi inizialmente ed incuriosirmi. Parla d’infanzia, traccia linee che portano al destino, al tempo e i colori.
La scrittrice dipinge con questa storia un quadro, dove i protagonisti sono misurati, pieni di dettagli, ne pennella e disegna l’immagine, la pelle, ma anche l’anima.
Un racconto dove la profondità e l’emozione sono sempre vive.
Lisa Molaro dipinge questo meraviglioso quadro sopra una tela dove un’ombra vi rimane sempre presente fino alla fine, dove proprio il tempo, quel secondo presente nel titolo ne è la sua cornice.Una lettura dove lo ammetto, in alcune occasioni diventa molto intensa, devi fermarti perché alcune frasi scritte e vissute dalla protagonista, sono vivide, diventano reali, possono essere nostre.
Quel secondo ripetuto che nasconde dentro di sé quello che è un mondo, il vero dolore.
Una frase e quel secondo trasforma Beatrice nell’amata Bea.La storia ha ritmo, nel suo incedere ti appassiona e accompagna nella vita di Beatrice, nel suo dramma.
Una storia è scandita dal dialogo intimo con il nostro cuore, dalle maschere usate per nascondersi, dal quel secondo che da istante diventa quasi eterno.
Lisa Molaro fa parlare la protagonista con noi attraverso la sua anima, con dialoghi reali e dialoghi surreali.Un romanzo dove mi ha colpito proprio questo, il dialogo interiore, con se stessi, la propria anima, con le proprie emozioni e paure, con quello che è il vero amore. Quello che non puoi tenere per mano, non puoi più baciare, che nella vita pensi magari di non meritare o perdere ma invece ti parla, ti è vicino, ti sussurra che per essere amore, devi essere amore, saperti amare.
Un libro intenso e profondo, sicuramente ne consiglio la lettura magari nel vostro angolino di mondo, lontano dagli sguardi, per poter gustare meglio questo bel quadro, per capire meglio quelle vostre emozioni che affioreranno mente lo leggerete
Caro Flavio,
quando ho scritto questo libro, questa analisi di un secondo di dolore, ho voluto proprio incidere fra le parole un inno alla vita; inno che hai intravisto, visto e infine sottolineato in questa tua delicata ma impattante recensione!
Grazie, quante volte si può dire: “Grazie”, senza risultare sdolcinati e melensi? Quante volte? Non lo so, ma dirlo è comunque bellissimo!
Hai sottolineato il fatto che non sia una lettura facile, trattandosi di un romanzo introspettivo. Non lo è! Cos’è facile, del resto? Per ogni persona la chiave di lettura può essere diversa.
Da secoli si vive di comunicazione, di interazioni con il mondo che ci circonda. La storia si è susseguita frenetica, veloce come la tecnologia che ci fa comunicare da un angolo all’altro di questo nostro Pianeta rotondo… sembra tutto un miracolo! Eppure la vera comunicazione, quella che dovrebbe essere la più importante, quella che potrebbe essere tra le più semplici… quella è la più ardua, complicata e difficile: sto parlando della comunicazione con sé stessi. Ascoltarsi, dialogare con la propria anima. Bellissima la frase che hai usato: per amare devi essere amore! Delle volte, tutti me compresa, siamo così ciechi…
Ascoltarsi e imparare e conoscersi non è certo facile… ma cadere sposta l’asticella della forza ogni volta un po’ più in alto. Superandoci, rialzandoci, cresciamo ogni volta di qualche centimetro… e la pelle si fa spessa e sempre meno fragile.
Ascoltarsi e Ascoltare… non solo parole.
Dalle tue parole capisco che hai letto il mio romanzo a “cuore aperto”, bene: è esattamente il modo in cui l’ho scritto!
Ricordo a chi fosse interessato a prezzi e sinossi, che il libro è disponibile oltre che su Youcanprint, Mondadori e Ibs anche qui su Amazon:
Rispondi