Si posa delicato, timido, timoroso di far del male sfiorando,
quel raggio di sole sul bordo dell’acqua stagna.
Si posa leggero, infilandosi sulle sfumature perlacee delle ali delle farfalle.
Delicate loro, delicato lui.
Filigrane in intreccio, come fili di un rocchetto dorato, che si appoggiano dolcemente l’uno sull’altro, mescolandosi, quasi unendosi dentro una fusione cosmica.
Ma d’improvviso, carico di spazio, può cambiare la luce un temporale estivo.
Possono giungere sferzate di un vento impetuoso; l’acqua può entrare in guerra, agitandosi.
La fragilità può rompersi, scheggiarsi, frangersi come prezioso cristallo che va in mille pezzi.
Saprà trovare, in tempo, riparo la farfalla?
Saprà gridare la sua paura? Si sentirà prigioniera dentro una teca in cui manca ossigeno? Avrà la forza di aspettare la quiete?
Tutto quasi d’improvviso: i voli pindarici fra fiori e bellezza e il fuggire caotico…
Il libro che ho terminato da poco parla di realtà, non di parole semplici messe in fila con fantasia.
Monica Tedeschi, l’Autrice, con la stessa sensibilità delle farfalle, si è messa a nudo su carta tangibile, carta capace di tagliare, fendere, graffiare.
Si è spogliata della sua stessa carne dando ossigeno alla sua anima, anima ferita.
Ci parla della sua storia, della sua vita di Donna bipolare, del suo incessante desiderio di posarsi tranquilla su un petalo fiorito, senza pensieri, senza fretta, senza ossessione!
Sembra un desiderio semplice e realizzabile, giusto? Che ci vuole?
Ci vuole tanto, ci vuole l’impossibile, ci vuole la forza degli Dei, del Cielo, della Terra, se mentre si combatte Giano fa girare la medaglia e mostra ogni volta l’altra faccia che si possiede.
Ogni volta è un inizio nuovo, conosciuto… ma diverso, diverso perché diverso è, di volta in volta, il vissuto e il bagaglio esperienziale che ci si porta, inevitabilmente, dietro.
Sono pagine di coraggio, di sfida e arrendevolezza, di bianco e di nero, di luce e tenebre.
Come dicono: ognuno è il peggior nemico di se stesso…
Si può cercare conforto tra le pagine di uno, di dieci, di mille libri. Si può – e si deve, in certi casi – cercare conforto affidando la propria vita a degli esperti. Si può fare mille cose, ma la scintilla deve scaturire dall’interno.
E allora, forse, con consapevolezza, il cerchio nell’acqua creerà un altro anello e un altro ancora, e ancora, e ancora…
Monica non si conosce, non sa come sarebbe senza farmaci.
Monica non si rende conto di quanto, però, questa sensibilità, subdola, la renda fragile e forte al contempo!
Questo libro, di riflessioni me ne ha suggerite tante e ha rafforzato una consapevolezza che già avevo: dovremmo sempre, tutti, riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni e delle nostre parole. Per chi ci sta davanti, per le orecchie – e il cuore – a cui giungono, potrebbero significare raggio di sole o temporale improvviso.
Lisa.
https://www.letteraturaalternativa.it/shop/storie-di-donne/come-farfalle-sullacqua-monica-tedeschi/
L’ha ripubblicato su Alessandria today @ Web Media Network – Pier Carlo Lava.
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Molto interessante, grazie Lisa! 🙂
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Grazie Luca. Si tratta di pagine pregne di vissuto, di dolore e di voglia di rivincita; inchiostro che pulsa, come i battiti di un cuore ferito.
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🙂 Mi sa che lo tengo presente per un prossimo acquisto
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