
E mentre mio marito, l’altra sera, si guardava beato una partita in tv, io ho aperto il kindle e mi sono immersa in uno zoomflash Feltrinelli: “La natura giapponese è un’altra cosa“.
Sì lo so, ho giocato facile: Banana Yoshimoto è, per me, sempre un balsamo per l’anima!
I suoi sono, quasi sempre, libri che si leggono nel tempo di un soffio e come i soffioni sono delicatamente ipnotici.
Le righe si passano il testimone posandosi dalla carta al cuore del lettore e questa è una specificità di molta letteratura giapponese, sempre pregna di simboli, significati, crepe rivestite da impalpabili dorature, impatti nascosti dietro le nuvole, silenzi, lentezze, oculatezze e dettagli.
Letture lente in cui spesso sembra non accadere nulla e in cui, quasi sempre, invece tutto accade. E io questi paraventi eleganti li amo da impazzire… perché, allargando il campo, la voce grossa non porta mai a belle cose!
“Finora sono andata in tanti paesi stranieri, e ho visto tanti scenari diversi. Ho osservato intensamente la natura meravigliosa di ognuno di quei paesi, che comunicasse imponenza o una spiritualità disarmante, o che racchiudesse in sé la forza primordiale della nascita del genere umano. Ma la natura giapponese, con la sua delicatezza, è un’altra cosa. In una piccola isola coesistono a stretto contatto i più diversi ambienti naturali, in tranquillità, semplicità e forza… l’armonia dolce come musica di tutti questi elementi è una caratteristica peculiare del Giappone. Per questo, più vado all’estero e più mi innamoro della natura giapponese, e cresce in me il desiderio di rappresentarla attraverso la scrittura.” Una delle più amate scrittrici giapponesi racconta il suo paese, così amato da non lasciarla mai, nemmeno quando se ne allontana. Tratto da “Un viaggio chiamato vita” , di Banana Yoshimoto, pubblicato da Feltrinelli.
🌸 “La natura giapponese è un’altra cosa” non è un romanzo, non è una raccolta di racconti… è… è altra cosa!😅
🌸 78 pagine simili a un diario personale in cui riflessioni, considerazioni e scorci di vita di una scrittrice dalla penna delicata si inanellano in modo armonico donando spesso un “senso di pace” al lettore.
👉 “Qualsiasi cosa venga fuori dal contatto con forme di vita diverse da sé, aggiunge un buon sapore all’esistenza”
🔝”È per contrapporre questo modo di pensare a quello vecchio, infantile, che andrò avanti imperterrita a scrivere romanzetti, prima di tutto per la mia soddisfazione e il mio divertimento personali. Se la gente li legge con piacere, e per un momento riesce a rilassarsi insieme a loro, allora la mia vita è assolutamente meravigliosa. Posso essere grassa, pigra, brutta o stupida, e non avere buon gusto, ma va bene così.”
In questo libro l’amore che l’autrice nutre per la sua terra natia – nonostante i cambiamenti repentini che questo attuale vivere frenetico comporta e che, in queste pagine, denuncia – è palpabile, tangibile… un inno con la mano posata sul cuore.
Mi sono ritrovata a leggere pagine come pillole di Vita vissuta da Banana Yoshimoto, come stessi leggendo un suo diario in cui sono annotati sorrisi, scritture, presentazioni di libri, piante grasse da spostare, fiori da accudire…
Diciamo pure: un dietro le quinte ma al centro di un personale palco… un ossimoro dite?
👉 Ovviamente, se il libro consta di 78 pagine, io non è che possa usare 102520200000 caratteri per parlarne: rischierei di “portarvi via” il sapore di questa lettura con la mia logorrea!
Vi scrivo cosa ho trovato nel libro, stilandovi il mio amato elenco suggerito da questa lettura:
Pillole di pensieri, delicatezze e impatti, contrasti, culture a confronto, lentezza, tulipani, notti nere che arrivano lente come i fiocchi di neve, amicizie, pranzi cucinati al volo, pasta all’italiana, scrittura, serate felici, aria impregnata da qualcosa di pesante, consapevolezza, educazione, regole, tempi che corrono e tempi che cambiano, dolci tipici, angurie, passeggini dimenticati, appuntamenti di lavoro, famiglia, il tè della signora Akko, sapori d’infanzia, sapori presenti.
⚠️🔊 tutti i libri della collezione ZOOM Flash edita da Feltrinelli sono in vendita online a prezzi scontatissimi! Questo lo trovate a 1,99 € anche QUI
Alla prossima,
Lisa.
Ho scritto un post su Banana Yoshimoto: https://wwayne.wordpress.com/2011/01/31/big-in-japan/. Le mie considerazioni ti trovano d’accordo?
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Ciao! Ho letto il tuo articolo, interessante. personalmente, dipenderà dai libri letti sino ad ora, trovo tendenzialmente più lenti (volutamente) i libri scritti dagli scrittori orientali; trovo molti più accadimenti serrati e “fisici” nella nostra letteratura mentre gli scrittori nipponici sono molto più attenti al “non visto”, al percepito, al nascosto, al senso intimo di ogni cosa ci circondi o in noi alberghi. Certo, i gusti e le sensazioni sono soggettivi e questo è un altro, bellissimo quanto interessante, aspetto della letteratura.
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